Ecco il classico configuratore commerciale.
E' studiato per un utilizzo da parte di un utente non tecnico, quindi dotato di un'interfaccia grafica molto semplice e pulita.
Potete provarlo sul sito della casa madre.
Nonostante la sua semplicità, lo strumento ci consente di fare alcune riflessioni importanti:
- La tecnologia. E' stato utilizzato Adobe Flash, quindi una tecnologia presente su quasi tutti i personal computer. Questa non è cosa da sottovalutare se stiamo pensando di realizzare uno strumento che debba essere fruibile da un pubblico non tecnico.
Pensate cosa accadrebbe se aveste investito tempo e denaro in uno strumento che, per l'utilizzo, richiede un plug-in non presente sul PC del vostro ipotetico cliente.
Siete sicuri che il vostro utilizzatore sia sufficientemente motivato per installarlo?
E se anche lo fosse, siete proprio sicuri che ci riesca, o che non abbia installato un qualche sistema di protezione antirus o firewall che voglia dire la sua? Beh, vi garantisco che anche la procedura di installazione piu' semplice può riservare brutte sorprese. - L'interfaccia utente. E' funzionale, essenziale ed elegante. Il vostro configuratore parla di voi e vi deve rappresentare nel miglior modo possibile.
Quando progettiamo l'interfaccia di un configuratore, dobbiamo tenere in considerazione il target di utenza.
Utente non professionale: Anche se la tentazione di arricchire il nostro configuratore di funzionalità fantascientifiche è molto forte, a volte risulta piu' saggio ridurre al minimo le opzioni di interfaccia e gli effetti speciali, sacrificando così alcune opzioni a tutto vantaggio di una maggior semplicità di utilizzo ed immediatezza.
Un' utenza non professionale, che non conosca a fondo il vostro prodotto, non sempre è disposta ad investire tempo per apprendere funzionalità complesse e non sempre è in grado di farlo.
Troppi pulsanti da spingere, troppi messaggi da leggere, creano un "movimento" ed una complessità che potrebbe disturbare il vostro utente ed indurlo ad abbandonare un'attività che stà diventando frustrante.
Per un utenza non professionale, il configuratore deve essere uno strumento in grado di condurci per mano alla scoperta del prodotto, e non un test sulle proprie conoscenze informatiche.
Un'interfaccia troppo ricca e complessa sortirebbe lo stesso effetto di un commesso saccente ed impertinente.
Utente professionale: Sono in genere i vostri rivenditori, gli agenti o una nicchia di utenti particolarmente esperti ed esigenti. In questo caso qualche opzione in piu' non guasta, ma sempre tenendo in considerazione l'utilizzo che si deve fare dello strumento ed il contesto in cui l'utilizzatore si trova ad operare.
Pensate se il vostro utente professionale si trovasse ad operare in un punto vendita aperto al pubblico. Le esigenze funzionali e le aspettative di utilizzo sarebbero molto differenti da quelle di un utilizzatore che si trovasse ad operare nel proprio ufficio e col solo scopo di inviarvi un ordine.
Chi opera a contatto con il pubblico, ha la necessità di poter disporre di un valido ed affidabile strumento di vendita che lo aiuti ad illustrare al cliente il vostro prodotto (molto importante l'aspetto grafico), che rispecchi a pieno le potenzialità del prodotto valorizzandone tutte le caratteristiche di personalizzazione (funzionalità ed opzioni di configurazione "avanzate"), che venga incontro alle esigenze commerciali del punto vendita (gestione contatti, possibilità di personalizzare il preventivo, gestire fascie di sconti, ecc..).
Diversamente, chi utilizza il configuratore per un' attività esclusivamente B2B, richiederà allo strumento funzionalità nettamente differenti.
Affidereste la realizzazione del vostro sito di e-commerce ad una struttura informatica che si occupa di tutt'altro? Sarebbe come andare dall'ortopedico a farsi curare il mal di denti.
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