Articoli dal nuovo blog di Smartfeeling

mercoledì 30 luglio 2008

Quante persone usano siti di social network nel mondo?


Le cifre, anche se approssimative, sono impressionanti:






  • MySpace: 114 milioni
  • Facebook: 115 milioni
  • Hi5: 28 milioni
  • Friendster: 25 milioni
  • Orkut: 24 milioni
  • Bebo: 18 milioni
  • Tagged: 13 milioni

Ci metto in mezzo anche eBay, che ha 195 milioni di utenti.
Non so quanti utenti abbia invece YouTube, ma pensate che registra 65.000 nuovi video ogni giorno, per 100 milioni di view.

Ma la cosa che realmente mi impressiona è il numero di social network esistenti.
Sono ormai, a dir poco, migliaia. E allora mi chiedo se il mercato sia ormai saturo, o se assisteremo a nuovi miracoli tipo Twitter.
Certo è, che il brusio è arrivato ai massimi livelli trasformandosi in un rumore assordante.
Il web semantico stà tentando di mettere ordine, e forse lo farà in un prossimo futuro.
Per ora viviamo vite parallele, sparpagliate tra siti come LinkedIn, Orkut, Viadeo, MySpace e Twitter.

E' troppo tardi per innovare?

martedì 29 luglio 2008

Social Network in plain english


Questo video risponde perfettamente alla domanda: cos'è un "Social Network"?
Seguendolo "scoprirete" che i Social Network hanno esteso le capacità relazionali dei singoli individui, come mai prima d'ora.

Ecco, adesso provate a riflettere su cosa potrebbe fare il Web 2.0 per il vostro business.

venerdì 18 luglio 2008

Mi scusi, ma siamo piccoli...

Non cliccate sull'immagine qui a fianco prima di aver letto tutto il post.
C'è una riflessione che vorrei fare, e riguarda il fatto di essere piccoli.

Penso all'Italia, e al nostro enorme potenziale creativo, alla passione che sappiamo mettere nelle cose che facciamo ed alla dedizione.
La dedizione è importante, ma passione, creatività e dedizione tutte allo stesso momento, nello stesso posto sono qualità difficili da trovare altrove, se non qui.

Noi, queste qualità, le diamo per scontate, le vediamo all'opera ogni giorno nei nostri colleghi, nei collaboratori, perfino nelle pubbliche amministrazioni (sì, non ci sono solo fannulloni e raccomandati), ma non ci diamo quasi piu' importanza.

E se pensate che passione, creatività e dedizione diminuiscano con l'aumentare delle dimensioni d'impresa, allora vi state sbagliando di grosso. Con gli strumenti giusti queste qualità possono essere coltivate anche nelle grandi realtà.

Dentro ognuno di noi, dei nostri colleghi, collaboratori, conoscenti, c'è un individuo che vuole esprimersi e che mette passione in quello che fa.
Imparare a coltivare la passione, la creatività e la dedizione: ecco il punto.

Bene, siamo giunti al termine di questo strano post.
Ora potete cliccare sull'immagine, aprire la finestra, ed ammirare la passione, la creatività e la dedizione all'opera.

giovedì 10 luglio 2008

Vodafone lab:il lato marketing dell'Enterprise 2.0


Ecco finalmente un buon esempio di Enterprise 2.0, anche se votato ovviamente al marketing.
Ma questo non ne sminuisce certo il valore intrinseco.
Si tratta di vodafone lab.
Contiene quasi tutti gli strumenti del Web 2.0: Wiki, Blog, Forum, Video e Survey.
Manca qualcosa, ma non pretendiamo troppo da una corporate di queste dimensioni ;)

Vi invito a rivedere il vostro sito attuale in quest'ottica. Provate a ripensarlo aggiungendovi anche un vostro "lab".

Ecco, avete fatto il primo passo verso il futuro, verso l'info-commerce.

martedì 8 luglio 2008

Reputazione 2.0: tra il dire e il fare...


Reputazione 2.0, o se preferite gli inglesismi: Reputation 2.0.
Tra le tante buzz-word che impazzano oggi sul web, questa non c'è.
O meglio, c'è ma è poco abusata.
Ma state pur tranquilli che presto ne sentirete parlare fino ad averne la nausea.
Il concetto è elementare: volenti o nolenti, tutti abbiamo una reputazione.
La "reputazione" è, detto in parole povere, quello che gli altri dicono di noi.
E' un concetto "sociale", quindi legato al rapporto con gli altri.
Il concetto di "reputazione" è strettamente legato al concetto di "identità" (inteso come riconoscimento sociale e condiviso).

Il concetto di fondo è: non siete voi (o noi) a decidere della vostra reputazione, anzi siete l'ultima persona a cui eventualmente chiedere.
Ora, aprite Google e cercate di capire cosa pensa il web di voi.
Evitate i vostri siti istituzionali, anche se contribuiscono alla reputazione, e concentratevi sui blog, sui forum, sui newsgroup e sulle reti sociali.
Se avete effettuato la ricerca, vi renderete conto che non c'è modo per "pilotare" la vostra reputazione sul web 2.0.
O forse sì.
Certo è che società come "Tiger Two", "Distilled" e "Reputation Defender" ci provano (con costi fino a 400.000 euro l'anno). Se siete Kate Moss, rivolgetevi pure a loro.

Come si ripulisce la reputazione su internet?
Si usano tecniche simili al S.E.O., pubblicando tante pagine e commenti positivi sui vari siti di commenti e su social network.
No, non verrà eliminato nessun blogger :)

Funziona?
Solo se siete Kate Moss ;)
Purtroppo per le imprese non funziona proprio allo stesso modo.
O meglio, potete spendere per ripulire una cattiva reputazione, ma se continuate a "comportarvi male" servirà a poco.

Per ora vi lascio con questo tarlo....

International Forum on Enterprise 2.0: le slide.

Finalmente :)
Le slide degli interventi sono on line.
Potete visionarle per intero sul sito dell'evento.
Come assaggio, ecco le slide di Emanuele Quintarelli.

lunedì 7 luglio 2008

Web 3.0: Data Web. Web of smart data

Cos'è il Web 3.0?
Ecco un video che spiega in dettaglio cosa sia il Web semantico e l'ontologia.
Dura circa 45 minuti (quindi preparatevi), ma se volete capire meglio di cosa si stia parlando quando si parla di Web 3.0, non potete perderlo.



Nova Spivack at The Next Web Conference 2008 from Boris Veldhuijzen van Zanten on Vimeo.


Lo speaker è Nova Spivack, CEO di Radar Networks e Twine (la rete di interessi).

venerdì 4 luglio 2008

Blog dedicato ai configuratori

E' nato un blog interamente dedicato ai "Configuratori di Prodotto".
I post presenti su "Smartfeeling" sono stati trasferiti anche su "Configuratori".

Il tema della configurazione di prodotto è strettamente correlato ai concetti di Web 2.0, Enterprise 2.0, internet e comunicazione, ma credo meriti un suo spazio in quanto coinvolge anche altri concetti di tipo piu' tecnico e tecnologico.

mercoledì 2 luglio 2008

International Forum on Enterprise 2.0: Il video della tavola rotonda

Ho scovato il video della tavola rotonda tenutasi a Varese nel corso dell' International Forum on Enterprise 2.0.

Il Web 3.0 seppellirà i motori di ricerca?

E' fresca fresca la notizia che Microsoft stia acquisendo Powerset (motore di ricerca semantico) per una cifra che vi invito a scoprire leggendo i vari articoli che ne parlano.

E' segno che qualcosa stà cambiando, e i grandi attori hanno tutte le intenzioni di rimare tali.
Anche Google, sotto sotto, stà pianificando dei cambiamenti.

Ma cos'è che stà spingendo questo cambiamento?
E' proprio il Web 2.0 e l'affacciarsi di quelle tecnologie che caratterizzano il Web 3.0.

Oggi, tutti noi, per le nostre ricerce sul web utilizziamo un motore di ricerca.
Chi di noi è piu' avvezzo al Web 2.0, ha alcuni strumenti in piu': i social network e le applicazioni Web 2.0.
Spesso trovo maggior utilità e risposte migliori alle mie domande, nell'interrogare del.icio.us, wikipedia, Linkedin o Wikio.
Inconsapevolmente, ho sottratto a google un bel po' di lavoro, spostandolo su applicazioni Web 2.0.
Semmai utilizzo Google per individuare la community o il repository che può dare il via all'esplorazione, ma poi in una seconda fase lo tradisco senza remore.

Dalle prossime generazioni di motori di ricerca, mi aspetterei risposte piu' consone alle mie richieste, ma non certo miracoli.
Quello che voglio dire è che molte delle informazioni piu' interessanti sono "immerse" in intricate reti sociali o repository spesso non raggiungibili dai motori di ricerca, protette da un layer che richiede l'autenticazione o anche solo l'identificazione del richiedente (se siete dei tecnici fate riferimento alle specifiche OAuth).
E non c'è motore semantico che tenga se le informazioni non sono raggiungibili. Certo, potremmo sviluppare spider profilati per navigare le reti sociali, ma questa è un'altra storia...

Quindi, siamo proprio sicuri che il pericolo per i motori di ricerca sia targato 3.0?

martedì 1 luglio 2008

Credevo fosse Enterprise 2.0, invece era un CMS...

Che sensazione stà provando la signorina nella foto?
Beh, lei pensa di baciare un fotomodello e credo sia elettrizzata in questo momento.
Se nessuno le rivelasse la triste realtà, molto probabilmente continuerebbe a "gongolare".

Il rischio è quello di lasciarsi ingannare dalle apparenze, di credere a ciò che ci viene mostrato in fase iniziale, per poi ritrovarsi con in mano il classico "pacco" (scatola piena di segatura o altra zavorra simile).

E' il rischio che oggi stanno correndo molte imprese, ed proprio correlato ai concetti di Web 2.0 ed Enterprise 2.0.
Il motivo per cui non provo troppa simpatia per le "buzz words" è che facilitano moltissimo il lavoro a tutta quella schiera di consulenti aziendali e società di "Consulting" che cavalcando l'onda della moda del momento e sfruttando le loro capacità comunicative si improvvisano guru del "QualsiasiCosaServaAVenderFumo" propinando ai loro malcapitati clienti una bella serie "sole".
E' chiaro che il trend del momento sia l'Enterprise 2.0. Se ne parla in tutti i modi, in largo e in lungo e in tutte le lingue.
Ma è anche chiaro che molta della comunicazione sia palesemente strumentalizzata dal marketing, e guarda caso iniziano a spuntare come funghi società di consulenza e software house con il loro bel "pacchetto" in pieno stile Enterprise 2.0.

Mi rendo conto, in prima persona, che non sia facile discernere tra chi "indossa solo la maschera" dell'Enterprise 2.0 e chi invece crede realmente nel cambiamento ed è in grado di aiutarvi ad attuarlo.
Vi invito perciò a fare una cosa in pieno stile Web 2.0: Documentatevi su internet.
Quando qualcuno vi si presenta alla porta (o anche se dietro alla porta c'era già) spacciandosi per un guru dell' Enterprise 2.0 e prospettandovi miracoli da far sfigurare anche un santo, allora chiedetegli semplicemente un URL.
Aprite quell'URL col browser, leggete con attenzione cosa ha da dirvi, cercate di capire se è solo fuffa commerciale o se dietro c'è gente che crede a quello che dice, fate ricerche su internet per verificare ciò che viene detto, cercate nelle community e valutate la "reputazione" di ciò che vi viene offerto e di chi ve lo offre. Non abbiate paura di chiedere alle comunità di esperti o anche solo ai blogger indipendenti, vi risponderanno entusiasti e non vi chiederanno nulla in cambio.

Fatelo! E avrete fatto il primo vero passo verso l'Enterpise 2.0.

Il rischio è di fare come queste belle signorine ;)