Articoli dal nuovo blog di Smartfeeling

sabato 25 aprile 2009

Strumenti per l'Enterprise 2.0: Il Blog - Parliamo di trackback.


Cos'è il trackback?

Il sistema di TrackBack è stato introdotto nel 2002 dalla società Six Apart (www.sixapart.com) per la piattaforma di blogging Movable Type (open source).

Il TrackBack è un protocollo per la comunicazione peer-to-peer tra siti web.

Il cuore del TrackBack è il TrackBack Ping, cioè l'informazione inviata mediante URL che informa che la “risorsa A è collegata alla risorsa B”.

Grazie all'utilizzo del TrackBack i siti web possono comunicare tra loro e condividere risorse. Il concetto di “condivisione” è molto importante per qualsiasi sito web, in particolar modo per i blog che in pratica “vivono” e prosperano grazie alla “condivisione”.

Grazie al TrackBack Ping il Weblogger A (L'autore del blog) può informare il Weblogger B che ha scritto qualcosa che riguarda un suo articolo (una critica, un commento, una citazione, ecc...). A invia un TrackBack Ping a B.

URL di TrackBack

Quando un blog accetta commenti da altri blog, fornisce un link particolare per ogni articolo: l' URL di TrackBack.

Chiunque voglia scrivere un articolo in risposta ad un post, non deve fare altro che includere nel proprio articolo l' URL di TrackBack del post originale.

Il TrackBack Ping.




E' il cuore su cui si fonda il TrackBack.

Il TrackBack Ping informa un sito che qualcuno lo ha, in qualche modo, citato (A invia un TrackBack Ping a B).

Il TrackBack Ping rende possibili due cose fondamentali:

  • Il Weblogger B è in grado di listare automaticamente tutti i siti che fanno riferimento ad un post particolare sul proprio sito, consentendo così a tutti i propri lettori di visitare anche altri siti che trattano gli stessi argomenti, compreso il sito del Weblogger A.

  • Il ping fornisce un link esplicito al sito di B.

Quando leggiamo un articolo che ci interessa su un altro blog e desideriamo fare un commento, abbiamo due possibilità:

  • Inserire un commento direttamente sul blog che contiene il post originale

  • Scrivere un nuovo post sul nostro blog sfruttando il meccanismo di TrackBack del blog che ospita il post originale.

Nel primo caso non faremmo uso del TrackBack Ping, avremmo però la possibilità di inserire il link al nostro blog o sito direttamente nelle informazioni di testata del commento. Tuttavia lo spazio per il commento è ridotto e non sempre è sufficiente a contenere tutto quello che vorremmo dire e magari illustrarlo con qualche elemento grafico.

Nel secondo caso, invece, potremmo utilizzare l'editor di post del nostro blog e comparire comunque, grazie al TrackBack Ping, nella lista dei commenti sul post originale.

Per poter utilizzare le potenzialità del TrackBack Ping, anche il nostro blog dovrà ovviamente supportare il protocollo e consentici l'inserimento di:

  • Permalink del nostro articolo

  • Titolo dell'articolo

  • Riassunto o “excerpt” dell'articolo

  • Nome del blog

A questo punto, una volta ricevuto il TrackBack Ping, il blog che contiene l'articolo originale sarà in grado di elencare il nostro articolo tra i propri commenti.

In questo modo i lettori dell'articolo originale potranno accedere anche al nostro blog, leggere la nostra opinione e magari soffermarsi ad approfondire anche qualche altro argomento.

La forza del TrackBack Ping sta tutta nella capacità di creare network di blog, capace di guidarci in un percorso informativo senza eguali.

Grazie al TrackBack il mio blog/sito entra a far parte di un vero e proprio network informativo tematico, senza che per questo debba esserci una regia a definire categorie, piani editoriali, o altro.

Molti dei nostri lettori arriveranno dai motori di ricerca, ma molti altri dai link presenti su altri blog.
Detto questo dovrebbe essere chiaro il motivo per cui il TrackBack è così importante per il nostro blog.

Cosa possiamo fare grazie al TrackBack

Proviamo ora a riassumere brevemente quali sia l'utilità del TrackBack e quali conseguenze pratiche possa avere un utilizzo corretto di questa funzionalità:

  • Network di blog: Come visto sopra, grazie al TrackBack è possibile entrare a far parte di un vero e proprio circuito di siti collegati in vari modi tra loro. In questo modo le informazioni vengono aggregate e organizzate all'interno del network proprio grazie ai link inversi (o TrackBack).

  • Aggregazione di contenuti: Molti aggregatori di blog sfruttano proprio i TrackBack URL per creare archivi che raccolgono post dai più' disparati blog, e lo fanno in un arco temporale indeterminato. Questa tecnica consente di rintracciare post organizzati per argomento anche se piuttosto datati.

  • Commento remoto: E' l'utilizzo dei TrackBack più' conosciuto e più' chiaro alla maggior parte degli utenti. Grazie al TrackBack abbiamo la possibilità di “commentare” l'articolo di un blog che consideriamo interessante direttamente dal nostro blog, con tutti i vantaggi che ne derivano in termini di traffico.

Approfondimenti:
Creare Blog: Che cosa è il trackback (di Robin Good)

Vedi anche:
Strumenti per l'Enterprise 2.0: le Mappe Concettuali
Strumenti per l'Enterprise 2.0: Il Corporate Blog
Strumenti per l'Enterprise 2.0: Il Corporate Blog (seconda parte)

mercoledì 15 aprile 2009

Facebook è un grande strumento di distrazione...

Aryn Karpinski non ha dubbi: gli studenti della Ohio State University che fanno attività su Facebook hanno voti piu' bassi di chi non si interessa al portale. Il motivo è che Facebook distrae.
Per arrivare a questa eccezionale scoperta, che credo cambierà il destino dell'umanità, c'è voluta pure una ricerca condotta su circa 219 studenti, dei quali ben 148 (assidui utilizzatori di Facebook) con un rendimento scolastico inferiore ai restanti che invece Facebook non l'hanno mai neppure sentito nominare.

Anch'io voglio dare il mio contributo alla causa e apporto altre fonti di distrazione che terrei sotto controllo:
- La televisione
- I fumetti
- La radio
- I giornali
- I libri (quelli sono terribili)
- Internet (mettiamocelo tutto)
- La chat
- Le ragazze in bikini
- Il traffico sotto la finestra
- Il telefono che squilla sempre
- Il telefono del mio vicino/collega che squilla sempre
- La posta elettronica e lo spam
- I vicini di casa, che mentre tu studi/lavori, tagliano l'erba
- Le rondini che in primavera volteggiano fuori dalla nostra finestra
Potrei continuare per pagine e pagine.

A nessuno è venuto il dubbio che il distrarsi non sia legato al mezzo, ma alla persona e che sia per questo un fatto soggettivo?

Facebook è veramente un grande strumento di distrazione? Oppure una eccezionale piattaforma per le vostre Pubbliche Relazioni?

giovedì 2 aprile 2009

Web 3.0: Quattro chiacchiere con Ralf.

Il primo aprile è passato tra pesci divertenti ed altri un po' meno.
Se ieri abbiamo scherzato sul Web 3.0, oggi torniamo ad affrontare l'argomento parlando di Ralf.
Ralf abita qui. Provate a chiedergli "What's your name?", e lui vi risponderà "I'm Ralf".
Provate a chiederglielo di nuovo e vi risponderà "My name is Ralf".
Voi insistete, ma Ralf non vi manderà mai a quel paese perchè non perde la pazienza. Ralf è un esempio "vivente" di ChatBot, un esperimento a cui ha preso parte Marcus Endicott.

Ralf è parte del progetto Verbots, che potete scaricare e personalizzare.
Io stò già scaricando il player gratuito e nell'attesa faccio quattro chiacchiere col mio amico Ralf.
Beh, non sarà CADIE, ma ci si stà lavorando sopra.

mercoledì 1 aprile 2009

Vi presento il Web 3.0... e oltre











Pochi attimi fa, sulla home page di Google è comparso uno strano link:



I piu' curiosi tra di voi avranno cliccato e avranno letto questo:

Da ormai diversi anni un piccolo gruppo di ricerca si occupa di alcuni problemi complessi nell'ambito della rete neurale, del linguaggio naturale e della risoluzione autonoma dei problemi. Lo scorso autunno questo gruppo ha raggiunto un importante traguardo: una nuova e potente tecnologia per la risoluzione dei problemi di apprendimento per rinforzo, che ha dato vita al primo cluster operativo di apprendimento neuro-evolutivo su scala mondiale.

Da allora i progressi sono stati rapidi, e questa notte siamo lieti di annunciare che pochi istanti fa è stata azionata la prima Cognitive Autoheuristic Distributed-Intelligence Entity (CADIE) al mondo, che ha iniziato a svolgere alcune funzioni iniziali. Si tratta di un momento entusiasmante che siamo decisi a sfruttare arrivando a capire più a fondo che cosa potrebbe significare la comparsa di CADIE per Google e per i nostri utenti.

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Oggi, ad esempio, CADIE ha dedotto da una veloce scansione del segmento visivo del social Web una serie di principi di design online da cui ha ricavato questa interessante home page (in inglese).

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Per ulteriori informazioni su CADIE (in inglese), leggi questa monografia.


CADIE è un software pensante. Si è creato una home page e ha un suo canale su YouTube.
Potete seguirlo e farvelo amico.
CADIE ama molto i panda, come potrete notare.
"Panda are cute", continua ripetere.
Presto sarà CADIE a darvi una mano nelle ricerche su web e forse potrebbe aiutarvi pure nella gestione delle vostre relazioni su facebook. Perchè no? Siamo tutti così impegnati.

E' certo un argomento molto affascinante e non tarderanno a nascere polemiche.
Ma prima che si scateni la solita sterile lotta (caotica e chiassosa) tra catastrofisti, tecnocrati, geek e hippies, lasciatemi ammirare questo nuovo venuto.
CADIE, ti ammiro con lo stupore di un bambino e in parte, lo confesso, mi sento come una falena incantata ed attratta dalla luce.
E presto, potete starne certi, scopriremo anche di quale luce si tratta... :)

Ok, mi avete beccato :)
Ma quasi ci cascavate vero?
E' il primo aprile e Google si diverte sempre a fare qualche scherzo...
Il punto è che le notizie che circolano su internet assumono una loro "dignità" a prenscidere dal fatto che siano vere o meno.

Anche internet è in crisi?

Direi che la situazione economica poco favorevole non ha certo influito negativamente su internet, che raggiunge 1.596 milioni di utenti con un indice di penetrazione del 23,8%.

La tabella che segue riassume la popolazione stimata per zona geografica, il numero di Utenti Internet e l'indice di penetrazione (P.R. = percentuale di popolazione che usa internet) per ogni regione.