Articoli dal nuovo blog di Smartfeeling

venerdì 19 settembre 2008

A cosa serve un blog?

Ecco un'altra domanda da un milione di dollari.

Prima di perderci nelle elucubrazioni che ci porteranno a rispondere alla domanda, definiamo innanzi tutto "cosa è un blog".
Il "web-log", ovvero "traccia su rete", è l'equivalente digitale del buon vecchio caro diario, con la grande differenza che anzichè essere "segreto" è del tutto pubblico.

A questo punto, per dare una risposta sensata, occorre chiedersi chi sia a porci la domanda.
Si tratta di un adolescente, o forse di un professionista, o un ricercatore, o un'impresa, o il manager di un'impresa, o il dipendente di un'impresa, o semplicemente un individuo con forte desiderio di scrivere ed essere letto?

E' chiaro che ognuna di queste categorie sottintende "vantaggi" differenti.
Per essere breve e non annoiarvi, tuttavia, mi soffermerò solo sui blog aziendali e professionali.
Proverò ad abbozzare qualche riflessione considerando due punti di vista ben distinti: SEO e Comunicazione.

SEO (Search Engine Optimization)
  • Dinamicità: Il blog è dinamico per definizione (se non lo fosse, potreste chiuderlo). Nuovi contenuti vengono inseriti almeno settimanalmente, e questo piace molto ai motori di ricerca perchè è sintomo di "vita intelligente" sul sito. I siti dinamici sono i preferiti dai motori di ricerca.
  • Facile da indicizzare: Gli spider (i bot o crawler che i search engine utilizzano per indicizzare le pagine) non amano dover scavare in strutture troppo complesse, nei javascript o nei files compilati (tipo flash). Il formato RSS (l'output del blog) è invece ben leggibile.
  • Coerenza delle Key-Words: In genere il blog tratta una serie di argomentazioni coerenti. I contenuti identificano una serie di key-words che verranno indicizzate dai motori di ricerca.
  • Backlinks: Sono i link a ritroso che portano al blog. Non è una cosa automatica che altri siti e blog riportino link al nostro blog, ma quando accade ha un enorme valore in termini SEO.
  • Interconnessioni: backlinks, link verso l'esterno (meglio se con un bel rel="nofollow"?) e commenti, generano interconnessioni con il web. Anche questo è indice di un sito vivo e ben interconnesso con il web, e non dispiace certo ai soliti motori di ricerca.
Marketing e Comunicazione
  • Raggiungibile: Il blog facilita la comunicazione in quanto è facilmente raggiungibile da diverse piattaforme. I feed RSS sono un eccezionale veicolo per le nostre informazioni ed uno degli strumenti piu' affilati del Web 2.0. I nostri interlocutori possono raggiungerci nel modo che preferiscono, mediante il feed reader installato sul loro telefonino o quello installato sul loro desktop (Linux, Windows o Mac) o mediante un widget sul loro portale preferito.
  • Raggiunge nuovi interlocutori: Mentre il sito web aziendale è verticale e "monotono", il blog può allargarsi anche orizzontalmente, affrontando argomentazioni e riflettendo su concetti che diversamente non potreste affrontare a livello aziendale (istituzionale). Per questo motivo raggiunge platee che non avreste mai raggiunto. Chi legge abitualmente i blog sa di cosa stò parlando: si parte da un articolo che parla di telefonini e di link in link, di post in post, ci si ritrova a leggere di mappe concettuali (sono un po fissato) o fisica quantistica.
  • Discreto: Il blog, sempre grazie ai feed RSS, è discreto, non obbliga l'utente a collegarsi al nostro sito per leggere ciò che vorremmo dirgli. Semplicemente chi ci vuole ascoltare lo fa come e quando preferisce. Seguire un blog mediante i feed RSS non fa perdere tempo.
  • Coinvolgente: Possiamo partecipare attivamente alla vita di un blog, commentando e stimolando la conversazione. Come utenti del 2.0, possiamo dire la nostra, esprimere le nostri opinioni ed aprire un dialogo con chi scrive.
  • Diretto: La comunicazione è piu' diretta e personalizzata, grazie ai contenuti multimediali che possiamo inserire nei post. Raggiunge piu' facilmente il proprio obiettivo. Il blog parla direttamente al lettore.
  • Informale: Al blog è consentito "l'abito casual" anche in caso si tratti di blog aziendali. Nasce con un accezione informale e raggiunge così i propri interlocutori senza troppi formalismi.
    Ricordate che: "le cose serie si dicono scherzando" ;)
  • Rapido: Il post è il contenuto. Può essere molto breve e stimolante o lungo ed esaustivo, in ogni caso raggiunge subito chi vi segue (chi è interessato ai vostri contenuti).
  • Contribuisce alla reputazione: Chi non ha nulla da dire, tace. Chi tace difficilmente viene notato. Il vostro blog comunica a chi vi legge che voi avete qualcosa da dire, che in qualche modo siete "esperti" in qualcosa. Provate a leggere questo blog sulle scale.
  • Rafforza il brand: E' una conseguenza del punto precedente. Quello che scrivete nel vostro blog aiuta chi vi legge a capire meglio chi siete, vi distingue dai competitors che non hanno il blog, o vi caratterizza meglio. Siete leader nel design, o nella qualità dei vostri prodotti? Cosa avete di eccezionale? Il blog vi aiuta a comunicarlo meglio di qualunque altro strumento (vedi punto seguente).
  • Da fiducia: Se tenuto nel modo "giusto" (qui si aprirebbe un mondo), il blog è piu' propenso di un sito web istituzionale a conquistare la fiducia dei lettori. Proprio perchè il lettore può partecipare al dialogo con voi (i commenti), si fida molto piu' di un blog che di un "freddo" sito istituzionale.
  • Facile ed economico da gestire: Non occorre essere programmatori per gestire un blog, basta volerlo fare. Le innumerevoli piattaforme open-source ed i portali come blogger offrono un ottimo supporto e template grafici professionali senza la necessità di conoscere una riga di HTML o CSS.
Concludendo, "a cosa serve un blog"?
Fate questo esercizio: perchè non provate a dirmi la vostra, con le vostre esperienze vissute o con il vostro carico di aspettative.
Avete un blog? A cosa serve secondo voi il blog?
Non avete un blog? Sapreste dirmi a cosa potrebbe servirvi un blog, cosa vi aspettereste?

Ecco a cosa serve.

mercoledì 17 settembre 2008

Come posso fare per indicizzare il mio sito in google perche' sia in alto nella gradautoria?

Credo sia proprio la domanda da un milione di dollari.

Se state cercando la risposta su google, allora avrete usato le parola chiave 'SEO', 'google', 'indicizzazione', 'tips', ecc..

Ed ecco che vi ritrovate a sfogliare piu' di un milione di risultati.
Leggeteli pure, e vi renderete conto che è un vero labirinto di trucchi ed accorgimenti di ogni tipo.
Si spazia dai consigli su come scegliere le key-words (parole chiave), al come agganciarle ai links e ai contenuti, al come evitare lo spamming, o a quanto sia importante includerle nel titolo della pagina (ma evitate titoli oltre i 255 caratteri ;)).

Si tratta di tecniche "SEO 1.0", ovviamente necessarie.
Talmente necessarie, che ormai le adottano tutti. E secondo voi, se tutti adottano questi accorgimenti, quanto sono ancora efficaci?
Apro una piccola parentesi per gli utenti Joomla: leggete questo post su come ottimizzare le pagine del vostro portale.

Detto questo, ne approfitto per introdurre una nuova parola chiave che spero utilizzerete da qui a cinque minuti per una nuova ricerca su google: "SEO 2.0".
Fate questa prova:
- A) Cercate prima seo -"seo 2.0" (tutto il testo in grassetto e apici compresi)
- B) Cercate ora "seo 2.0" (apici compresi)
Noterete che la ricerca A ha prodotto circa 174.000.000 di risultati, mentre la B solo 63.000 (piu' o meno, i valori possono cambiare nel tempo ed in funzione della zona geografica).

Questi valori ci comunicano che il termine "SEO 2.0" è molto meno popolare del termine "SEO". Ne consegue che "SEO 2.0" è un concetto relativamente nuovo (vedrete che tra pochi mesi le cose cambieranno).
Ma perchè è nata l'esigenza di "evolvere" il SEO?
La risposta è semplicissima: perchè i motori di ricerca hanno migliorato i loro algortimi per poter fornire ai lori clienti (coloro che effettuano le ricerche) i migliori risultati possibili (cioè quelli piu' attinenti alle parole chiave).

Web 2.0, Enterprise 2.0, SEO 2.0: che confusione!?
Macchè, questa volta non è colpa del marketing ;)
Nessuno stà cercando di venderci nulla di trito e ritrito, vestendolo con termini nuovi.
Non si tratta di mode, ma di cambiamenti radicali che stanno avvenendo (in realtà sono già avvenuti) "in" internet e "con" internet.
Tutto gira intorno agli UTENTI (Web 2.0, Enterprise 2.0) ed ai CONTENUTI (SEO 2.0), e non piu' intorno alle istituzioni aziendali (Web 1.0) ed agli accorgimenti sintattici e strutturali delle pagine HTML (SEO).

Ma non voglio annoiarvi troppo con la solita storia del cambiamento, e che il vostro sito non è piu' efficace come prima (se prima lo era), e che oggi sono gli utenti a gestire la comunicazione su internet, e che il Web 3.0 estrometterà chi non è pronto, e blablabla... e poi bla. Solita storia, se siete interessati a questo potete leggere gli altri post su questo blog (ormai non parlo di altro da mesi).

Oggi, per rispondere alla famosa domanda da un milione di dollari, voglio darvi i "consigli della nonna".
Quelli che vengono dall'esperienza e dal buon senso, e che in genere sono facili da capire.
  • Non preoccuparti ora del posizionamento sui motori di ricerca, saranno loro a trovarti
  • Cura i contenuti. I tuoi utenti vogliono contenuti chiari, di qualità, fatti per loro e per soddisfare le loro esigenze.
  • Preoccupati che il sito sia sfogliabile anche da utenti non registrati, che si possano leggere i commenti sui forum o sui blog (valgono moltissimo per i tuoi utenti, e di conseguenza anche per i search-engine)
  • Cura un blog pubblico (es: su blogger) legato al tuo portale, in cui almeno una volta a settimana parli in modo informale di un qualche argomento a tema col tuo sito e assicurati che il post abbia un link al sito stesso (ma che sia coerente con il contenuto, mi raccomando)
  • Cura le pubbliche relazioni: sfrutta facebook e altri social network per pubblicizzare blog e portale, per rintracciare utenti interessati ad iscriversi e a contribuire attivamente. Se crei interesse e partecipazione, allora hai vinto.
  • Stimola la partecipazione, coinvolgi in qualche modo gli utenti. dai un motivo a chi ti visita per tornare.
  • Cerca meccanismi di diffusione virale del tuo portale. E' la cosa piu' difficile, ma se funziona hai fatto bingo. Il concetto è quello di fare in modo che si accenda la scintilla del passaparola. Utenti iscritti che sono talmente contenti e motivati, da diffondere la notizia dell'esistenza del portale e da portarne altri.
  • Attiva un sistema di statistiche per monitorare gli accessi (tipo google analytics), ma soprattutto per monitorare le attività interne e la partecipazione. E' fondamentale per capire come stai andando.
Non siete d'accordo con me?
Sentitevi liberi di commentare questo post...:)

martedì 9 settembre 2008

Tracciabilità dei prodotti di IV gamma: applicazioni future ed opportunità

Il 26 settembre 2008, presso il Centro Universitario Residenziale di Bertinoro (FC), si terrà il workshop che corona un progetto di ricerca (a cui ho contribuito come ricercatore e co-ideatore del sistema informativo) in collaborazione con l'Università di Bologna (Dipartimento di Scienze degli Alimenti) durato piu' di un anno.
Cliccate qui per scaricare la brochure completa in formato PDF.

Si parlerà di IV gamma e (rin)tracciabilità nel settore agroalimentare.

Il risultato di questa ricerca, ed i notevoli sforzi investiti nella realizzazione di un innovativo algoritmo di ricerca in grado di "rintracciare" e collegare tra loro basi dati eterogenee, ha prodotto il portale "www.quartagamma.com" (oggi aperto in versione beta).
Il risultato è un sistema informativo "integrato" in grado di raccogliere informazioni eterogenee (logistica, conservazione, impronte molecolari, lavorazioni di trasformazione, trattamenti, manutenzione impianti) e "trovare" il filo conduttore che le lega le une alle altre.
In questo modo viene disegnato un albero che descrive il percorso e le trasformazioni di un prodotto lungo tutta la filiera, a partire da uno qualunque dei processi coinvolti (es: analisi molecolari NMR o anche piu' semplicemente solo dal codice lotto del prodotto).

Se siete interessati potrete, a breve, iscrivervi direttamente sul sito www.quartagamma.com.
Vi aspetto :)

P.S.:
Ah, dimenticavo, nella gestione di questo progetto abbiamo adottato un approccio "accrescitivo"..